Scrivi cose utili, te lo chiede Google

È sempre bello quando Google ti dà ragione. Ripetiamo sempre ai blog ospitati su Altervista di investire nel risolvere i problemi delle persone – è questo che paga – e di lasciar perdere i trucchi per avere clic dal motore di ricerca: se anche porta risultati nell’immediato, non dura.

Con il nuovo aggiornamento: Contenuti Utili, rilasciato ad agosto (per ora sui siti in inglese) Google ribadisce questa direzione: scoraggiare i contenuti creati per fare posizione sui risultati di ricerca, magari creati con artifici di dubbia intelligenza, e valorizzare le esperienze di prima mano che dimostrano competenza, verticalità e orientamento all’obiettivo. L’obiettivo di soddisfare l’utente con un’esperienza di visita che lo arricchisce, gli dica quello che vuole sapere.

Piccolo test per capire se i tuoi contenuti rientrano nell’idea di Google di “Contenuti Utili”

  • I tuoi contenuti sono utili anche senza passare da Google?
  • Hai creato contenuti grazie alla tua competenza di prima mano? Per esempio: hai recensito un servizio o un prodotto davvero utilizzato?
  • Il tuo sito ha uno scopo o un tema principale? In termini tecnici: sei verticale?
  • Dopo aver letto i tuoi contenuti, una persona sentirà di aver imparato abbastanza su un argomento per raggiungere il proprio obiettivo? Per esempio visitare una città che hai recensito o cucinare un piatto di cui hai pubblicato la ricetta.
  • Qualcuno che legge i tuoi contenuti sentirà di aver avuto un’esperienza soddisfacente?

Questa è la domanda alla quale è più difficile rispondere, quella che contiene la spinta a migliorarsi.

Ancora più utile

Se non sei un’intelligenza artificiale, se non provi ad acchiappare clic, se il tuo sito sviluppa la tua competenza su un argomento specifico e se tenti di scrivere contenuti importanti per chi ti legge sei sulla buona strada per essere valorizzato da Google.

Come puoi migliorare ancora?

Se il senso dell’aggiornamento di Google è quello di scoraggiare la scrittura meccanica, puoi chiederti:

  • cosa c’è di meccanico nel mio modo di scrivere che non serve alle persone che mi leggono?
  • se il mio obiettivo è far arrivare alle persone le cose che so, cosa posso togliere e cosa aggiungere alla mia routine di pubblicazione?

La strategia SEO che paga è quella di creare contenuti di valore, e non smettere di interrogarsi su cosa sia il valore per le persone che ti seguono.